Guida rapida sulla virtualizzazione
1.Impostazioni Iniziali
Una volta terminate le operazioni di setting iniziali dell’apparato con licenza di virtualizzazione quali la configurazione delle schede di rete, nome host, ecc come da manuale è possibile iniziare la configurazione del sistema di virtualizzazione.
1.1.Abilitare le schede di rete
Una volta eseguita la login sull’appliance selezionare il menù “HyperVisor”->”Rete” per accedere alla gestione delle schede di rete.
In questa sezione vengono visualizzate tutte le schede di rete presenti sull’apparato fisico.
È possibile abilitare le schede di rete che si vogliono utilizzare per la virtualizzazione (non in maniera esclusiva) e che quindi saranno visibili in fase di setting delle VM.
È anche possibile creare interfacce virtuali alle quali far connettere le VM.
1.2.Datastore
Una volta eseguita la login sull’appliance selezionare il menù “HyperVisor”->”Datastore” per accedere alla gestione dei volumi di virtualizzazione.
È possibile creare un nuovo datastore per le VM per poter utillizzare un determinato volume o sottovolume dell’appliance per la virtualizzazione.
2.Creare una macchina virtuale
Una volta eseguita la login sull’appliance selezionare il menù “HyperVisor”->”HyperVisor Manager” per accedere alla sezione di gestione delle macchine virtuali.
Cliccare su “Nuova Macchina Virtuale”.
Definire un nome univoco della VM e, in maniera opzionale, anche una descrizione.
Selezionare il tipo di avvio tra manuale o automatico: selezionando automatico all’avvio dell’appliance la VM si accenderà automaticamente altrimenti si accenderà solo attivandola manualmente via web.
Indicare le caratteristiche dell’hardware virtuale. Porre attenzione nel setting della RAM: devono essere considerati almeno 2 GB di RAM liberi dedicati al virtualizzatore oltre a quelle impostate nelle varie VM. Ad esempio su una macchina con 32 GB di RAM fisica è possibile distribuire 30GB sulle varie Virtual machine.
– Rete: per aggiungere la scheda di rete alla VM abilitare l’opzione e indicare quale scheda di rete fisica associare tra quelle abilitate precedentemente (par 1.1).
– ISO: se si deve effettuare una nuova installazione selezionare il file .iso precedentemente caricato su una cartella locale del server tramite una condivisione di rete.
– Dischi: selezionare Nuovo disco se si tratta di una nuova installazione per creare un disco vuoto su cui verrà effettuata l’installazione. È possibile in fase successiva aggiungere altri dischi.
Selezionare Usa disco esistente se è stata precedentemente convertita una macchina pre-esistente, ad esempio in vmdk; in questo caso lasciare vuoto il campo ISO.
Una volta completata la compilazione dei dati cliccare su Salva per creare la VM.
3.Gestire le macchine virtuali
Una volta eseguita la login sull’appliance selezionare il menù “HyperVisor”->”HyperVisor Manager” per accedere alla sezione di gestione delle macchine virtuali.
Ogni macchina virtuale ha una tastiera di comandi che cambia in base allo stato in cui si trova la macchina stessa.
Se è avviata c’è la possibilità di una connessione video tramite il simbolo del monitor vicino al nome stesso per poter accedere alla console della VM direttamente dall’interfaccia di gestione del virtualizzatore.
Con il pulsante “Play” viene avviata la VM e si entra in automatico nella visualizzazione della console.
Con il pulsante “Stop” viene spenta la macchina virtuale.
Con il pulsante “Spegni” viene simulato lo spegnimento forzato dovuto al distacco della corrente;
Per eseguire delle modifiche sulle VM è necessario spegnerle.
Una volta spente apparirà il tasto “Modifica” per rientrare nel setting.
Con il tasto elimina si procede all’eliminazione della VM: selezionando Elimina solo la VM i dati contenuti nella VM saranno mantenuti sul server altrimenti selezionando Elimina anche il disco verranno cancellati tutti i file e il sistema operativo dell’intera VM.
3.1.Console VM
Dalla console della VM è possibile connettere o disconnettere i dispositivi removibili.
– CDROM: selezionando il menù CDROM è possibile agganciare alla VM un file di installazione precedentemente importato sul server tramite una condivisione.
– USB DEVICE: è possibile agganciare o sganciare un dispositivo USB ad una data VM, attenzione non è possibile agganciare lo stesso dispositivo USB a più macchine virtuali contemporaneamente.
– Interfaccia di rete: se sono state settate una o più schede di rete per la VM è possibile simulare la disconnessione e la riconnessione del cavo di rete cliccando sul pulsante Connetti o Disconnetti della scheda di rete corrispondente.
4.Creare una Golden Master
È possibile creare una Golden Master, cioè creare un sistema operativo di base per creare un numero illimitato di nuove macchine virtuali.
La Golden Master è utile se si devono creare molte VM identiche cioè con lo stesso sistema operativo e gli stessi software installati.
Creare quindi la VM e installare tutti i software necessari.
Spegnere la VM, entrare nella sezione di modifica della macchina virtuale e convertirla in Golden Master con l’apposito pulsante.
A questo punto dal Tab “Golden Master” sarà possibile creare in pochi istanti una VM con Sistema Operativo e software già installati.
Questo tipo di soluzione permette, non solo di risparmiare una notevole quantità di tempo in fase di installazione ma anche di spazio utilizzato sul disco fisico infatti ogni VM generata da una Golden Master occuperà solo lo spazio di dati che differiscono dalla Golden Master stessa.
5.Linux Container
Tramite il menù dell’appliance spostarsi su “Linux Container” -> “LCX – Linux Container”.
Dalla scheda “LXC template” selezionare le distribuzioni che si vogliono rendere disponibili per la creazione di nuovi container. Attendere che il sistema scarichi i pacchetti necessari.
Spostarsi sulla scheda “Nuovo Container”.
Indicare il nome del Container, il tipo di avvio tra manuale o automatico con il sistema. Indicare la distribuzione, la RAM e la CPU che si vogliono condividere e la scheda di rete da associare.
Una volta creata la macchina virtuale è possibile gestirlo dalla scheda “Linux Containers”.
Se il sistema è acceso è possibile cliccare sul monitor per accedere alle credenziali di root e alla console della macchina.
Se il container è spento è possibile avviarlo, modificarlo o eliminarlo.